Riabilitazione per bambini e giovani con sindrome di Down
Mgr. Anita Hermanová
Il viaggio con noi
Il nostro concetto di terapia include il supporto per le abilità motorie e gli esercizi di movimento, la percezione sensoriale del corpo, l’allenamento della motricità fine e delle abilità comunicative, la comprensione e l’espressione del linguaggio, la consulenza per i problemi di alimentazione o per affrontare altri problemi specifici di un bambino o di un adolescente con sindrome di Down.
I nostri obiettivi per il vostro bambino:
- Rafforzare il sistema muscolo-scheletrico
- Ampliare il repertorio motorio promuovendo le capacità di movimento
- Promuovere le capacità di comunicazione e di comprensione
- Stimolazione logopedica del viso e della cavità orale (masticare, deglutire, chiudere la bocca, movimenti della lingua)
- Promozione dello sviluppo della personalità
- Allenamento della coordinazione occhio-mano e della motricità fine
- Miglioramento della memoria, percezione ed abilità cognitive
- Addestramento alle attività di self-service nei compiti quotidiani
- Miglioramento dell’interazione sociale con gli altri
- Sviluppo e rafforzamento delle proprie competenze
L’USO DELLE TUTE CORRETIVE NELLA NEURORIABILITAZIONE
Dr. Bohdan Boiko
Metodo di correzione propriocettiva dinamica
Sulla base della nostra esperienza nel campo della neuroriabilitazione, cerchiamo di migliorare continuamente i metodi utilizzati per migliorare la qualità delle cure riabilitative e ottenere il massimo dei risultati positivi per ogni cliente.
Il metodo della correzione propriocetiva dinamica è uno dei metodi di base che utilizziamo nel nostro concetto AXIS. Questo metodo si basa sull’uso di diverse tute correttive che agiscono come un tutore dinamico. Il prototipo della tuta è nato negli anni ’70 con il nome di “Penguin Suit”. È stata sviluppata dalla medicina spaziale russa e il suo ruolo era quello di proteggere gli astronauti da danni al corpo e al cervello dopo un volo spaziale. In seguito, questa tecnologia è diventata la base per la tuta terapeutica che utilizziamo anche noi per la cura di pazienti con vari disturbi neuromotori.
La tuta correttiva funziona come un sistema di elementi elastici: pantaloncini, gilet ed elastici di resistenza variabile che creano un tutore regolabile che aiuta a stabilizzare il corpo, correggere i movimenti e a creare il livello e la direzione di resistenza necessari per ogni movimento eseguito. Il suo scopo principale è quello di fornire compressione, sostegno e aumentare la stimolazione propriocetiva, consentendo al paziente di percepire meglio il proprio corpo e migliorare la funzione muscolare. La tuta è progettata per agire come un “esoscheletro dinamico”, in quanto supporta il movimento utilizzando un meccanismo esterno.
Attualmente, circa 1.000 strutture in tutto il mondo utilizzano la tuta con i nomi Adeli Suit, Therasuit, Regent, NeuroSuit e altri. La tuta migliora l’efficacia degli esercizi neurofisiologici amplificando gli impulsi afferenti al cervello del paziente; come una sorta di tutore morbido, stabilizza la postura e corregge i movimenti del paziente, contribuendo a riportare sotto controllo i riflessi patologici.
Nel trattamento si tiene conto dell’adeguatezza del carico creato dalla tuta, della sua distribuzione, della stereotipia motoria creata dalle sinergie muscolari patologiche nel paziente nel corso di molti anni di malattia, compresa la posizione abituale degli arti nella posizione orizzontale e verticale del corpo.
La generazione di carichi sui muscoli antigravitari durante l’esecuzione di esercizi selezionati in tute correttive, determina una relativa normalizzazione del flusso afferente dall’apparato muscolo-articolare. Questo, a sua volta, porta all’attivazione delle strutture cerebrali centrali responsabili del controllo degli atti motori e crea i presupposti per la stimolazione della formazione dei sistemi funzionali ritardatari del centro motorio.LA RIABILITAZIONE PRECOCE PER I BAMBINI PIÚ PICCOLI
Ing. Jana Sabová
La nascita di un bambino è l’evento più felice della vita familiare. Tuttavia, la situazione è diversa se tutto non va come programmato o come uno si aspetta- Già durante la gravidanza, alcuni genitori devono affrontare una situazione inaspettata quando il medico comunica loro la diagnosi del bambino. Tuttavia, questi genitori sanno già cosa aspettarsi al momento del parto e sono quindi, almeno in teoria, preparati alla nuova situazione.
Poi ci sono i casi, dove la situazione si è complicata durante il parto (o i bambini nati pretermine) e uno deve all’improvviso accettare la situazione e ammettere di avere un bambino con un handicap medico. Ma a volte, anche i bambini nati sani, per vari motivi rientrano nel gruppo dei bambini a rischio. O si fa sulla base di una raccomandazione del pediatra; ma più volte, i genitori stessi si accorgono che c’è qualcosa che non va con lo sviluppo del loro bambino. Con i bambini a rischio, non è necessario aspettare per vedere se il bambino raggiunge i suoi coetanei, né lasciare nulla al caso.
LOGOPEDIA CLINICA IN NEURORIABILITAZIONE
PaedDr.Adelaida Fábianová
La logopedia clinica svolge un ruolo importante nella neuroriabilitazione. Viene utilizzato un approccio olistico per diagnosticare e trattare in modo coerente i disturbi della comunicazione e del linguaggio che possono insorgere come conseguenza di:
- Disturbi neurologici o danni cerebrali, in cui rientra un ampio gruppo di pazienti come infarto cerebrale, lesioni cerebrali traumatiche, demenza, morbo di Parkinson, sclerosi multipla, SLA, coma da risveglio e altri.
- Disturbi del neurosviluppo che influenzano in modo significativo lo sviluppo psicomotorio, comprese le capacità di comunicazione e il linguaggio nei bambini Sopratutto i sintomi di alterazione della memoria, della comprensione, delle capacità di lettura e scrittura, dell’aumento o della diminuzione della sensibilità, degli aspetti sociali ed emotivi della comunicazione. Questi sintomi accompagnano soprattutto i bambini affetti da autismo, ADHD, disprassia, dislessia, PCI, ecc.
- Disordini genetici (sindrome di Rett, sindrome di Prader Willy, sindrome di Angelman, sindrome di Down e molti altri).
- Disturbi miofunzionali (pressione impropria della lingua sui denti durante la deglutizione, flessione dei gruppi muscolari…..)
- Malattie oncologiche (tumori cerebrali…)
Un capitolo a parte sono i disturbi dell’alimentazione:
- I disturbi dell’alimentazione, intesi come disturbi dell’elaborazione del cibo in bocca (masticazione imperfetta, morsicatura, caduta del cibo dalla bocca, rifiuto di cibi di consistenza diversa dalla purea fine o aspirazione del cibo, sono un sintomo comune a diverse malattie primarie. A partire dai neonati prematuri, dai bambini con diagnosi non chiara, con ritardo psicomotorio, dopo craniotraumi, ictus improvvisi…
In AXIS Medical Center ci occupiamo di pazienti senza limiti di età.
Particolarmente importante è l’intervento logopedico nei bambini in prima infanzia. In questo periodo si sviluppano le abilità di base del linguaggio e della parola, che hanno un impatto significativo sulle successive capacità comunicative e cognitive del bambino. Quando lavora con i bambini, il logopedista si concentra principalmente su:
- Valutazione dello sviluppo del linguaggio e della parola Una valutazione sistematica dello sviluppo del linguaggio può includere il monitoraggio dello sviluppo della fonologia (suoni del linguaggio), del vocabolario, della grammatica e della capacità di comunicare.
- Intervento precoce: L’intervento precoce allevia o elimina i problemi prima che i modelli patologici di linguaggio e di assunzione di cibo diventino automatici.
- Terapia dell’alimentazione:Logopedista insegna il paziente e i genitori le strategie corrette per mangiare e bere.
- Sviluppo delle competenze fonologiche:Il logopedista aiuta i bambini a sviluppare le competenze fonologiche, fondamentali per il corretto riconoscimento e la produzione dei suoni vocali, importanti per il successivo sviluppo della lettura e della scrittura.
- Educazione della famiglia:Il logopedista collabora con la famiglia del bambino per fornirle informazioni e strategie per sostenere lo sviluppo del linguaggio e della parola a casa. I genitori e gli altri membri della famiglia sono partner fondamentali nel processo di sostegno delle capacità comunicative del bambino.